La Circolare offre “Indirizzi per la definizione della condizione giuridica delle confraternite”, e intende rendere un servizio di aggiornamento e di orientamento ai Vescovi, nelle cui diocesi la realtà delle confraternite ancora sussiste, talvolta con tratti non sufficientemente chiariti.
L’attenzione è posta in particolare su quelle confraternite che, pur avendo in forza dei propri statuti fine prevalente o esclusivo di culto, non ne hanno ancora chiesto il formale riconoscimento al Ministro dell’Interno al fine di ricevere la qualificazione di ente ecclesiastico. La condizione in cui queste versano si presenta doppiamente pericolosa: anzitutto perché, in assenza del formale riconoscimento di cui sopra, esse restano equiparate alle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza (IPAB) e seguono necessariamente le vicende di questa figura giuridica; in secondo luogo, perché la mancanza della qualificazione di “ente ecclesiastico civilmente riconosciuto” impedisce al Vescovo di esercitare nei confronti di dette confraternite il diritto/dovere della vigilanza, previsto dal codice di diritto canonico per le associazioni pubbliche di fedeli (e ciò sia per quanto riguarda il regime spirituale e disciplinare sia per quanto concerne la gestione patrimoniale e finanziaria).