E’ stata sottoscritta da 50 parlamentari la proposta di legge n. 1238, di cui è primo firmatario l’on. Stefani, che prevede la possibilità per la donna di ricorrere alla procedura di adozione del concepito, come misura alternativa all’interruzione volontaria della gravidanza. In particolare nel caso in cui, entro novanta giorni dall’inizio della gravidanza, si verifichino circostanze per le quali il parto o la maternità possano comportare un serio pericolo per la salute psico-fisica della gestante, in relazione alle sue condizioni economiche, sociali o familiari o alle circostanze in cui è avvenuto il concepimento, ovvero a previsioni di anomalie o di malformazioni del concepito, la donna può fare ricorso, nell’ambito delle misure alternative all'interruzione volontaria della gravidanza di cui alla legge 22 maggio 1978, n. 194, alla procedura dell’adozione del concepito.