UFFICIO NAZIONALE PER I PROBLEMI GIURIDICI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Donazione del corpo per fini di ricerca

Prosegue in Commissione alla Camera dei deputati l'esame del testo approvato dal Senato

La XII Commissione (Affari sociali) della Camera dei deputati ha concluso l'esame della pdl n. 1806, contenente norme in materia di “disposizione del proprio corpo e dei tessuti post mortem a fini di studio, di formazione e di ricerca scientifica”, approvata lo scorso 29 aprile dal Senato. Il testo è stato trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione dei rispettivi pareri. Una volta acquisiti questi ultimi, potranno essere verificati i presupposti per il trasferimento della proposta di legge alla sede legislativa (con conseguente approvazione del testo in Commissione senza necessità di voto da parte dell'Assemblea).

Sul tema era intervenuto nel 2013 il Comitato nazionale per la bioetica, con un parere, approvato all’unanimità, nel quale, muovendo dalla constatazione che nel nostro ordinamento manca una legislazione che affronti i molteplici problemi posti dalla donazione del cadavere alla formazione medica, veniva espressa l’opportunità di individuare regole e procedure complesse che, da un lato, consentissero di realizzare un programma strutturato di indagini sugli organi da cadavere e, dall’altro lato, fossero accompagnate da misure e accorgimenti idonee a garantire il rispetto per il corpo senza vita.

Il disegno di legge in esame tenta di conciliare queste due esigenze, disciplinando l’utilizzo del corpo post mortem secondo modalità tali da assicurare il rispetto del corpo umano. A tal fine si richiede anzitutto il consenso che può essere redatto nella forma dell’atto pubblico o della scrittura privata autenticata. E’ ammessa la possibilità di revoca in qualsiasi momento. Per i minori di età il consenso all’utilizzo del corpo e dei tessuti deve essere manifestato da entrambi i genitori.

La donazione post mortem non può avere fini di lucro.